Quanta vitamina C mi serve?

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La vitale vitamina C (acido L-ascorbico) è contenuta in molti frutti e molte verdure. Con un’alimentazione equilibrata possiamo coprirne facilmente il fabbisogno giornaliero.

Quale effetto ha la vitamina C?

  • Rinforza il tessuto connettivo
  • Sostiene l’assorbimento di ferro
  • Ha un effetto antiossidante: neutralizza i radicali liberi che nuocciono alla nostra salute.

Quanta vitamina C mi serve?

Poiché il nostro corpo non è in grado di produrre lui stesso la vitamina C dobbiamo assumerla tramite il nutrimento. Un’alimentazione equilibrata copre senza problemi la quantità consigliata di 100mg al giorno. Soprattutto la frutta e la verdura contengono tanta vitamina C. Gli agrumi, le fragole, diverse bacche, i kiwi e vari tipi di cavolo sono quindi delle importanti fonti di vitamina C. 60g di peperoni o 90g di broccoli, ad esempio, forniscono già una dose giornaliera di vitamina C.

Scoppio per preparati

La vitamina C è contenuta anche in vari integratori per chi pratica sport. Migliora per esempio l’assorbimento del ferro e previene così la carenza di ferro. Gli studi tuttavia non dimostrano un effetto maggiormente positivo dei preparati vitaminici rispetto all’assunzione tramite l’alimentazione.

Le madri che allattano e i fumatori necessitano di più vitamina C

Durante l’allattamento le madri necessitano in media di 30 mg in più di vitamina C al giorno. I fumatori devono addirittura assumerne una quantità pari a una volta e mezzo quella normale, per raggiungere lo stesso tasso nel sangue.

Quanta vitamina C va persa con la cottura?

Come tante altre vitamine idrosolubili anche l’acido L-ascorbico sopporta male il calore, l’ossigeno, l’acqua e la luce. A seconda del tipo di frutta e verdura, la perdita durante la cottura è di circa il 50%. Per ottenere la piena carica di vitamina C, questi alimenti dovrebbero perciò essere consumati preferibilmente freschi e possibilmente non lavorati. Il nostro suggerimento: acqua e limone prima di colazione

Cosa succede in caso di una carenza?

Una mancanza di vitamina C durante più mesi può causare lo scorbuto. Nell’era delle grandi scoperte, questa malattia era una fra le cause di decesso principali di molti marinai. L’alimentazione monotona durante le lunghe traversate oceaniche provocava sintomi come sanguinamento delle gengive, problemi di pelle, atrofia muscolare e una maggiore suscettibilità alle infezioni. Fu soltanto alla fine del 18° secolo che si trovò una soluzione al problema con gli agrumi, i crauti e le patate. Grazie a un’alimentazione equilibrata lo scorbuto oggi non è più presente.


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