Cassa unica (cantonale)
L'elettorato svizzero ha rifiutato a più riprese l'idea di un cassa unica statale. Da ultimo, il 28 settembre 2014 l'iniziativa per una cassa malati pubblica è stata nettamente respinta, con un 61,8% di "no". Quindi, la popolazione continua chiaramente a sostenere il sistema sanitario concorrenziale e finanziato in modo solidale. Nell’autunno 2017, nella Svizzera romanda è stata lanciata un’iniziativa popolare a favore di casse uniche cantonali. L’iniziativa non è riuscita a causa di un numero insufficiente di firme. Nel 2020 il Canton Neuchâtel ha lanciato un progetto identico sotto forma di iniziativa cantonale. Tuttavia, il Parlamento ha rifiutato ancora una volta una riproposizione della cassa unica cantonale. Sia la popolazione che il Parlamento hanno fiducia nel sistema odierno, che si è affermato dall’introduzione della legge sull’assicurazione malattie, nel 1996.
L'istituzione di una cassa statale avrebbe come conseguenza un premio uniforme a livello cantonale per tutte le persone assicurate. Agli assicuratori malattie attuali non rimarrebbe che il ruolo di controllo e pagamento delle fatture. La CSS rifiuta sia una cassa unica per tutta la Svizzera, sia casse uniche a livello regionale e cantonale. La concorrenza tra gli assicuratori malattie si traduce oggi in un’elevata qualità e in un controllo efficace delle fatture, permette di evitare prestazioni erogate inutilmente e va a vantaggio di chi paga i premi. Le persone assicurate possono inoltre optare per una varietà di offerte innovative e approfittare di ribassi dei premi scegliendo un modello alternativo di assicurazione. In un sistema con una cassa unica le persone assicurate perdono questa libertà di scelta e quindi la possibilità di cambiare assicurazione malattie, prevista dalla legge. Inoltre, presso le casse cantonali sarebbe possibile cambiare soltanto tra le istanze di compensazione, ma non la cassa cantonale, per esempio qualora quest'ultima abbia una cattiva amministrazione e i premi aumentino notevolmente. Ed è proprio la minaccia di una maggiore crescita dei costi a incombere nel caso di una cassa unica cantonale, poiché da un lato quest’ultima non avrebbe alcuno stimolo a offrire premi interessanti e dall’altro i fornitori di prestazioni rappresentati nel comitato direttivo approfitterebbero di tariffe elevate. Si deve inoltre partire dal presupposto che in una cassa detentrice di un monopolio, senza concorrenza, aumenterebbero i costi di amministrazione. Inoltre, con l’idea di una cassa unica si perseguirebbe l'obiettivo di ridurre in misura massiccia le riserve, il che metterebbe in pericolo la stabilità finanziaria dell’istituzione già qualora si verificassero minimi errori di valutazione dello sviluppo dei costi. Una tale destabilizzazione finanziaria potrebbe essere corretta soltanto mediante un massiccio aumento dei premi o con il denaro pubblico.
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