Finanziamento uniforme

Nonostante i trattamenti ambulatoriali spesso siano più convenienti rispetto a quelli stazionari, si opta comunque per quelli stazionari. Il motivo è in parte da ricondurre al finanziamento. Infatti, i trattamenti ambulatoriali sono completamente finanziati dai premi delle persone assicurate, mentre quelli stazionari soltanto al massimo al 45%. Ne risulta che alcuni interventi vengono eseguiti a livello stazionario anche se potrebbero essere effettuati in modalità ambulatoriale in modo equivalente dal punto di vista medico e con costi minori. Un sensato trasferimento verso l’ambito ambulatoriale viene così rallentato e lo sviluppo delle cure integrate frenato. Con un finanziamento uniforme delle prestazioni si possono eliminare questi incentivi finanziari negativi. Con la riforma, in futuro gli assicuratori malattie rimborserebbero al 100 percento le prestazioni in tutti gli ambiti e i Cantoni finanzierebbero una parte dei costi complessivi nel proprio Cantone (attualmente almeno il 26,9% dei costi totali), corrispondente all’attuale quota di finanziamento per l’ambito stazionario. Questo denaro ritornerebbe al sistema, il che impedirebbe un aumento dei premi delle persone assicurate.

Dopo 14 anni in Parlamento, la proposta è stata approvata nella sessione invernale 2023. In particolare i seguenti punti sono stati controversi fino all’ultimo:

  • Inserimento delle cure: con un periodo transitorio di 7 anni, il finanziamento uniforme dovrebbe valere anche per le cure. Le parti contrattuali devono garantire fino ad allora che vi siano tariffe per le prestazioni di cura fondate su una base di dati e costi uniforme e trasparente. Si è invece rinunciato alla condizione che l’iniziativa sulle cure infermieristiche debba essere interamente attuata entro tale data.
  • Accesso ai dati e controllo delle fatture: nonostante la modifica del sistema, i Cantoni dovranno continuare ad avere accesso alle fatture originali stazionarie. Inoltre, viene accordato loro un diritto di opposizione. I Cantoni possono quindi impugnare l’assunzione dei costi da parte degli assicuratori se il fornitore di prestazioni non soddisfa le condizioni di autorizzazione, se si applica una tariffa non autorizzata o se le modalità di applicazione di una tariffa non vengono rispettate.

Il 18 aprile 2024 sono state presentate con successo le firme per il referendum lanciato dai sindacati. La votazione popolare si terrà il 24 novembre 2024. Se sarà accettata, la proposta entrerà in vigore il 1.1.2028 per l’ambito dei casi acuti e il 1.1.2032 per l’ambito delle cure.

La CSS si impegna a favore del progetto tramite curafutura risp. la Pro-Allianz. Accoglie con favore l’approvazione di questa importante riforma che promuove l’ambulatorizzazione e dà un nuovo impulso alle cure integrate. Nel quadro dei lavori di attuazione sarà importante garantire che, in caso di controlli doppi delle fatture nell’ambito stazionario (assicuratore malattie e Cantoni), tali verifiche siano il più possibile snelle e non burocratiche. Come sottolineato da diversi parlamentari, i Cantoni devono limitarsi a un controllo formale e non procedere a un controllo EAE. Ai partner contrattuali è richiesto di creare entro il 2032 le condizioni per l’attuazione dell’EFAS (trasparenza dei costi) nel settore delle cure.

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