Infortunio o malattia?

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La vita è imprevedibile. Eventi come infortuni o malattie possono causare problemi finanziari. Ma qual è la dif­fe­ren­za per quanto riguarda l’as­si­cu­ra­zio­ne? Sia previdente e colmi le lacune finanziarie.

Sicurezza a seconda dell’e­ven­to

Un infortunio, una malattia grave o un decesso possono cambiare tutto da un momento all’altro. Un colpo del destino di questo tipo è gravoso e può anche generare difficoltà finanziarie.

Incapacità lavorativa: le ma­lat­tie sono più frequenti

In caso di infortunio, le assicurazioni sociali pagano in generale prestazioni maggiori che in caso di malattia. Tuttavia, le malattie sono più spesso la causa d’incapacità lavorativa rispetto agli infortuni. Anche nell’ambito dei casi di decesso prima del pensionamento, il 90% va ricondotto a una malattia.

È perciò importante conoscere le differenze tra infortunio e malattia e sapere quali sono le prestazioni per le dipendenti e i dipendenti per entrambi gli eventi. In questo modo è possibile assicurare se stessi e i propri cari contro il rischio finanziario.

In generale le prestazioni delle assicurazioni sociali sono maggiori per malattia che per infortunio.

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Cosa si intende con in­for­tu­nio?

Secondo la definizione giuridica, è considerato infortunio qualsiasi influsso improvviso e involontario causato da un fattore esterno. Se manca uno di questi aspetti, l’evento non è classificato come infortunio. Alcuni esempi:

  • Eveline si reca al lavoro in bicicletta e viene investita da un’auto. Cade rompendosi il braccio.
  • Cleo porta una scatola in soffitta e non vede un gradino. Cade malamente e si rompe un dente.
  • Lisa va a fare un’escursione e viene morsa da una zecca. Anche possibili disturbi e infezioni derivanti da questo morso possono essere considerati conseguenze di un infortunio.

Domanda semplice – risposta difficile

Anche se i criteri sono definiti dal punto di vista giuridico, ci sono sempre casi in cui la distinzione tra infortunio e malattia non è chiara e la valutazione è diversa da quello che si suppone generalmente.

Non è un infortunio

Non è invece considerato infortunio se Thomas dopo un concerto sente un fastidioso fischio nell’orecchio e il medico gli diagnostica un tinnito. Poiché Thomas è stato esposto per un periodo prolungato alla musica ad alto volume, manca il fattore «improvviso».

Come sono assicurata/o e chi assume i costi?

Lei lavora per almeno 8 ore a settimana? In questo caso è assicurata/o dal suo datore di lavoro contro gli infortuni professionali e non professionali. Quindi anche per gli eventi che accadono nel suo tempo libero. Per le dipendenti e i dipendenti, l’assicurazione contro gli infortuni assume inoltre i costi delle malattie professionali. Per esempio se, durante il lavoro, una persona è stata esposta a sostanze nocive o ha svolto determinati lavori che hanno causato la malattia.

Un'ampia protezione a un prezzo conveniente

Gli indipendenti nonché le casalinghe e i casalinghi non hanno invece una copertura assicurativa obbligatoria da parte del datore di lavoro. L’assicurazione per costi di guarigione in caso d’infortunio offre un'ampia protezione a un prezzo conveniente. Inoltre può includere la copertura dell’infortunio nell’assicurazione di base e complementare.

Reddito più basso in caso di pagamento continuato del salario

Le assicurazioni sociali assumono una parte delle perdite finanziarie se lei si ammala o subisce un infortunio. Ci sono tuttavia grandi differenze per quanto riguarda le rendite o le prestazioni per i superstiti.

Pagamento continuato del salario in caso d'infortunio

L’AVS/AI versa un’indennità giornaliera per ogni giorno civile, a partire dal terzo successivo all’infortunio. In caso d’incapacità lavorativa totale, il pagamento continuato del salario ammonta all’80% di quello assicurato. Vengono pagate le cure mediche, una rendita d’invalidità o una prestazione per i superstiti in caso di decesso.

Pagamento continuato del salario in caso di malattia

Una grave malattia può colpire chiunque. Se a causa di una malattia non riesce più a lavorare, l’AVS/AI paga solo il 60-70% del salario percepito fino a quel momento. In caso di decesso a seguito di una malattia, i superstiti ricevono soltanto circa il 50% dell’ultimo salario della persona deceduta.

Cosa paga il datore di lavoro

Secondo la legge, il datore di lavoro deve continuare a versare il salario se il rapporto lavorativo durava da più di 3 mesi oppure è stato concluso un contratto per più di 3 mesi. Per chi è appena stato assunto, l’obbligo al pagamento del salario esiste per il primo anno per almeno 3 settimane, successivamente per un periodo adeguatamente più lungo. In alternativa, il datore di lavoro può anche stipulare un’assicurazione d’indennità giornaliera in caso di malattia.

Consiglio: chieda al suo datore di lavoro se esiste un’assicurazione facoltativa d’indennità giornaliera.

Riconoscere le lacune e colmarle

I problemi di salute sono gravosi e possono anche causare preoccupazioni finanziarie alle persone colpite e ai familiari. Dopo un infortunio le assicurazioni sociali pagano prestazioni più elevate, ma il rischio di ammalarsi è molto maggiore. Se un infortunio diventa una malattia, per esempio con dolori cronici, la situazione può peggiorare ulteriormente.

In caso di conseguenze tardive, può eventualmente essere molto difficile provare che i disturbi siano in relazione all’infortunio.

Lacune in caso di malattia

In caso di malattia viene a crearsi una lacuna tra il salario percepito finora e il denaro versato dall’AVS/AI e dalla cassa pensioni. Perciò è sensato provvedere a un’assicurazione, in particolare contro il rischio di malattia.

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