Semi che danno forza e super germogli: quanto sono sani?

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Come tocco finale in un’insalata, in un pane gustoso, la mattina con un müesli o come semplice spuntino da sgranocchiare: è noto che i semi sono sani. Ma cosa succede se i semi si trasformano in germogli? Ecco quanto sono salutari.

Come agiscono i super semi sorgenti di forza

Possono sembrare piccoli e insi­gni­fi­canti, ma sono ricchi di sostanze nutritive. I semi da cui si traggono i germogli sono ricchi di proteine, acidi grassi sani, fibre, vitamine e sostanze minerali. Il meglio: per approfittare di queste sostanze nutritive non occorrono nemmeno per forza semi provenienti dall’estero.

Semi locali

Anche i semi locali sono ricchi di sostanze nutritive sane. Si può quindi rinunciare ai semi di chia, tanto alla moda.

Semi di girasole

Non solo sono gustosi, ma recano anche numerosi benefici alla salute. Il consumo di semi di girasole non solo riduce il rischio di malattie cardio­vas­co­lari, ma ha anche un effetto positivo sui valori glicemici.

Semi di zucca

Queste piccoli hanno quel tocco in più: i semi di zucca non solo contengono vitamina E, acidi grassi insaturi e anti­ossi­danti che migliorano l’umore, ma hanno anche un effetto positivo sul colesterolo. Il motivo è nei fitosteroli in essi contenuti, che inibiscono la formazione del colesterolo.

Semi di lino

Ricchi di fibre e acidi folici: questi semi sono da non sottovalutare. L’acido folico nei semi di lino fa sì che le cellule si dividano e si riformino, mentre le fibre mantengono a bada il tasso glicemico.

Semi di canapa

Il superfood si segnala grazie al suo alto contenuto di proteine. Infatti, questi semi sono composti per un terzo di pro­teine. Inoltre, contengono ferro, zinco, magnesio e acidi grassi Omega-3. Una buona notizia per chi soffre di aller­gia: I semi di canapa non contengono glutine e lattosio. Sono particolarmente adatti nel müesli, nello yogurt o negli smoothie.

Cosa sono i germogli?

Sia, come è usuale, in un'insalata, oppure come tocco finale in una zuppa: ecco come servire i germogli. Ma di cosa si tratta esattamente? I germogli non sono altro che uno stadio di sviluppo della pianta o della verdura. Si tratta della fase tra il seme e la giovane pianta, ovvero il primo prodotto del seme interrato.

Una parte del seme germogliato

Spesso si usa il termine germoglio in modo generico, il che non è del tutto corretto. Nel linguaggio tecnico, infatti, si definisce germoglio la piccola pianti­cella completa, comprese le radici, vale a dire la plantula. A rigor di termini, i germogli veri e propri sono solo le parti verdi del seme germogliato che si vedono sulla superficie della terra.

Cosa rende i germogli un superfood

Grazie al processo di germinazione, le sostanze nutritive contenute nei ger­mo­gli sono meglio assimilabili dal corpo umano rispetto a quelle contenute nei semi. Durante questo processo di germinazione, i carboidrati contenuti nel seme vengono fortemente degradati e il contenuto calorico diminuisce. D'altro lato le vitamine si moltiplicano rapida­mente. Aumenta anche il contenuto di fibre. I germogli sono quindi un concentrato di vitalità ed è un bene che siano diventati popolari.

Coltivare in casa i germogli

Ormai questo superfood si può com­prare quasi in ogni negozio di alimentari. Però si possono coltivare i germogli a casa propria, sul davanzale della finestra. Sono adatti, per esempio, i semi di girasole, i semi di zucca, i semi di lino o il crescione. È possibile estrarre germogli anche dai cereali (p. es. avena, miglio, segale) o dai ravanelli, dai broccoli e dalle lenticchie.

Le solanacee, come pomodori, peperoni o patate, non sono indicate per ottenere germogli, in quanto sono leggermente tossici per l’uomo a causa della solanina.

Coltivare germogli in un vasetto di vetro

Germogli di ravanelli, ceci, fagioli o lenticchie: con un vasetto di vetro si possono coltivare facilmente vari tipi di germogli. Solo per i semi molto piccoli questo metodo non funziona.

Il vasetto per i germogli assomiglia a quelle per le conserve, ma ne differisce per via del coperchio, che nel vasetto per germogli presenta tanti piccoli fori. Il coperchio funge quindi da setaccio e garantisce una quantità sufficiente di aria nel vasetto. Il vetro può essere collocato in posizione inclinata grazie a un dispositivo di regolazione per consentire il deflusso dell’acqua in eccesso. I vasetti da germogli sono spesso disponibili nei negozi di prodotti naturali o anche online. Se non vuole comprarne uno, può costruirlo. A tale scopo si trovano numerose istruzioni in Internet.

Istruzioni per coltivare germogli

  1. Versare 1 o 2 cucchiai di semi in un colino e risciacquarli.
  2. Versarli nel vasetto per germogli e coprirli con una quantità doppia di acqua.
  3. Lasciare in ammollo i semi tra 1 e 8 ore (informazioni più dettagliate sono riportate sul pacchetto di semi).
  4. Dopo l'ammollo eliminare i semi non gonfi e le bucce vuote.
  5. Rimettere gli altri semi nel vasetto, avvitare il coperchio e mettere il vasetto in posizione obliqua; l’acqua in eccesso defluirà.
  6. Sciacquare i germogli con acqua fresca almeno due volte al giorno.
  7. Raccolto: Dopo 2-3 giorni alcune varietà di semi sono già com­me­sti­bili; per molti altri tipi occorrono 3-7 giorni. Anche in questo caso è necessario leggere attentamente le istruzioni sulla confezione.

Coltivare germogli sulla carta assorbente per uso domestico

Come alternativa al vasetto, germogli più piccoli possono essere coltivati anche sulla carta assorbente da cucina. È importante che quest'ultima non sia né colorata né profumata. Mettere la carta in una pirofila o in un altro recipiente piatto e inumidirla con un po' d'acqua. In seguito vi si potranno distribuire i semi. Anche con questo metodo è importante irrigare regolarmente i semi. Dopo qualche giorno, i germogli freschi dovrebbero essere pronti per essere raccolti.

Come ridurre al minimo il rischio batterico

Purtroppo, il consumo di germogli non è del tutto innocuo. Le condizioni create dalla coltivazione dei germogli favo­ri­sco­no la crescita dei batteri. I seguenti passaggi possono inibire la formazione di batteri.

  • Qualità: sono adatti semi biologici o semi destinati alla coltivazione di germogli, quindi sementi non trattate.
  • Ambiente: una temperatura dell'ambiente fresca, tra i 18 e i 20 gradi, è ottimale. In nessun caso più calda.
  • Igiene: il vasetto e tutti gli altri oggetti necessari devono essere accuratamente puliti prima dell’uso per evitare la formazione di germi.
  • Irrigazione: è essenziale risciacquare regolarmente i semi.
  • Sbollentare: è consigliabile per ridurre il rischio di formazione di germi.
  • Muffa: i germogli puzzano di muffa? Allora meglio lasciar perdere.

L’assoluta assenza di germi non è comunque garantita. Le persone con un sistema immunitario indebolito, gli anziani, i bambini piccoli e le future madri dovrebbero rinunciare del tutto ai germogli.

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